Supermoon

Supermoon

22 settembre 2013

Estate torna prestooo!


"D'inverno non vedete l'ora che arrivi l'estate. 
D'estate avete paura che torni l'inverno. 
Per questo non vi stancate mai di rincorrere il posto dove non siete: 
dove e' sempre estate." La leggenda del pianista sull'oceano

Cara estate, sei la stagione che amo. E' un amore folle, incondizionato, spensierato. Ti aspetto per tutto l'anno. Una volta eri la stagione della sveglia che smetteva di suonare, delle vacanze con mamma e papa', della casa al mare, delle gite in montagna, dei pomeriggi in piscina. Poi il periodo dei non-esami, ma dei libri sempre appresso e sempre irrimediabilmente pigri nell'essere aperti, sfogliati, studiati. Lo scorso anno sei stata lunghissima: mentre qua tutti si imbaccuccavano e vedevano cadere fiocchi di neve, noi laggiu' uscivamo di casa in infradito, che la spiaggia era a soli due passi e noi perennemente panna&cioccolato. E' bello quando nelle giornate libere dal lavoro il tuo unico pensiero e' su quale spiaggia andare a fare un tuffo o quale angolo di una splendida citta' andare ad esplorare. Non capita spesso, non puo' durare per sempre. 
Sai di frutta fresca, di granita, di Coppa del Nonno. Sai di leggerezza, tu che ti vesti solo di gonne svolazzanti, abitini colorati, sandali. Sai della voglia di uscire e stare fuori fino a tardi. Di tornare a casa soffermandosi a guardare le stelle. Mi metti addosso la voglia di vivere, di fare, di andare, di non fermarmi mai. Purche' splenda il sole, sono felice. 
Oggi il calendario dice che te ne vai. Gia' da qualche giorno non sei piu' la stessa, nella felpina che mettiamo al mattino e nei lacci che hanno sostituito il gancetto delle scarpe estive. La sera sul letto c'e' una copertina sotto la quale scaldarsi.
Cara estate, torna presto. Ti aspetto.




Palm Beach, NSW

17 settembre 2013

...e allora scrivo.

"Barrabas arrivo' in famiglia per via mare, annoto' la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Gia' allora aveva l'abitudine di scrivere le cose importanti e piu' tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalita', senza sospettare che, cinquant'anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato e per sopravvivere al mio stesso terrore." 
La casa degli spiriti

Scrivo da sempre e da sempre mi piace. E' il mio modo di annotare la vita. Scrivo su quaderni, diari, blocchetti o foglietti di fortuna che poi irrimediabilmente perdo (anche se nell'era di Google, davvero poco va irrimediabilmente perso.)  Preferisco la matita e la penna per farmi una nota del libro che vorrei leggere e del film che vorrei vedere, di un nuovo blog a cui dare un'occhiata, di una perla di saggezza che mi fara' piacere rileggere. Cosi' la cartella 'note' nello smartphone e' irrimediabilmente vuota.
Scrivo per ricordare attimi che la memoria lascia dietro di se', non importa se abbiano portato una gioia immensa, un dolore passeggero o se avessero come sottofondo il fragore di una risata. Viviamo nel presente e ci proiettiamo nel futuro, ma a volte e' bello rileggere alcune delle tessere che compongono il puzzle del nostro passato.
Per la prima volta ho scritto un diario di viaggio, perche' diciamocelo, l'Australia ben si presta a essere descritta! Non so quanti diari esistano sui viaggi in quel continente e per quanto tutti percorrano le stesse strade e visitino gli stessi posti, non troverete due posts uguali uno all'altro. E' stato un modo di condividere la mia esperienza, per portare fino qua le bellezze incontrate laggiu'.
Scrivo mentalmente mentre mi dedico a tutt'altro e questo l'ho condiviso molto bene con la mia amica Carmela: perse tra quelle file interminabili di ulivi, ogni tanto ci guardavamo e dicevamo: "Sto scrivendo un post!" Quanta ispirazione quei giorni, in quella vita cosi' diversa a quella cui siamo sempre state abituate, con persone bellissime che porteremo sempre nel cuore.
Scrivo per calmare le mie inquietudini, soprattutto in questi giorni, in questo post-Australia a volte davvero poco sereno. Lo trovate scritto qui sopra che "Quando si assapora la liberta', non si puo' tornare indietro." Ed e' verissimo! Ma ce la sto mettendo tutta per vivere bene qui dove ho scelto di vivere e quando il 'mal d'Australia' torna a farsi vivo, apro l'album, guardo le foto e rileggo il mio diario di viaggio. E' terapeutico!




5 settembre 2013

Alla bellezza e la magia della vita

"Ci sono cose che decidiamo noi, poi ci sono un milione di coincidenze sulle quali non abbiamo nessun controllo, quegli eventi che ci portano in un certo posto, in un dato momento e che ci cambiano la vita per sempre. Chi controlla queste coincidenze? Una cosa è certa non siamo noi." (cit.)


In questi giorni, nei pochi momenti in cui mi sono trovata sola coi miei pensieri, l'unica cosa che sono riuscita a pensare e' che la vita sa essere proprio bella. La bellezza delle piccole cose, la bellezza delle persone, il piacere di passare assieme anche poco tempo, ma intensamente.
In questi giorni un cerchio si e' chiuso. Non lo so quanti sono i gradi di separazione che ci separavano, so che nella vita capitano delle coincidenze inspiegabili. Questa storia piu' di altre ho portato con me dall'Australia e non mi stanco di ripeterla e mi scuso con chi gia' l'ha sentita raccontare.

Byron Bay, novembre 2012: il posto in cui vivere forse x sempre, ma dove non ho trovato lavoro. Cerco quindi un help-x (lavoro in cambio di vitto e alloggio) nelle vicinanze, per non delapidare il conto in banca. 
Dunoon, qualche giorno piu' tardi: una delle signore che mi accoglie mi mostra un piatto di ceramica, lo giro ed e' firmato. "L'ha fatto una mia amica tanti anni fa, il suo papa' e' italiano." E il cognome e' molto famigliare, trentino.
Qualche giorno dopo l'amica che ora vive a Brisbane ci chiama e mi dice: "Il mio papa' viene dal Trentino, un paesino chiamato Isera, vicino a Rovereto." Considerato che abito a forse due kilometri da li', lascio immaginare a voi come posso essermi sentita. "Se vai a Sydney ti do' il numero di mia cugina che e' li' cosi' vi potete vedere."
Sydney, dicembre 2012: incontro la cugina e la sua mamma, partita da Isera all'eta' di 10 anni. Seguiranno altri bellissimi incontri.
Settembre 2013: Christine e Jenny vengono a Isera, dai loro parenti. 

Ci siamo incontrate, inondate di parole, immagini di un Trentino che hanno conosciuto dai racconti e dalle fotografie. Fotografano le montagne, si lasciano accogliere dall'Associazione Trentini nel Mondo e con semplici parole raccontano cosa significhi per loro essere qua. Viviamo la spiritualita' della Campana dei Caduti che suona 100 battiti, osserviamo Rovereto illuminata. Ci lasciamo scaldare da uno splendido sole. Ci salutiamo al suono di canzoni cantate dal vivo da una splendida voce, un bicchiere di spumante e tante fotografie per ricordare questi momenti. Ci commuoviamo quando dicono che hanno trovato un'altra famiglia a casa nostra, noi che ci siamo tutti incontrati grazie a uno di quei casi della vita che esistono per ricordarci quanto sia bella. E se scende una lacrima, e' solo gioia.