Supermoon

Supermoon

20 luglio 2014

Sotto il cielo di San Siro

L'attesa comincia molto prima. Prima dell'apertura dei cancelli, prima di mettersi in auto, prima di qualche giorno prima. Escono le date e speri di riuscire a comprare i biglietti, una cosa che di per se richiede una certa organizzazione e talvolta una corsa contro il tempo. Anche questa volta ci siamo riusciti e biglietti alla mano, abbiamo segnato il 9 luglio tra gli appuntamenti dell'estate. 

E cosi' via, scaldiamo il motore, ancora una volta destinazione San Siro. Uno stadio che si riempie un po' alla volta di colori, di cori, di felicita'. Dalla curva ci chiediamo che canzoni ci saranno in scaletta, se sara' in forma, cosa fara' prima del concerto e quali emozioni provera' sapendo che ci sono 70.000 persone li' per lui.

Scende il tramonto su una Milano improvvisamente bella, incorniciata tra l'ultimo anello e il tetto dello stadio. Scende la sera e sul palco arriva lui ad accendere i nostri cuori, a scaldare l'atmosfera, a rubarci la voce. Una mise completamente fuori pronostico: jeans neri e giacca dorata!

E ancora una volta sotto il cielo di San Siro 70.000 "mani cominciarono ad alzarsi verso il cielo" quando "la guerra poi adesso cominciamo a farla noi" a suon di bassi, tastiere, voci, trombe e una batteria "made in California" incontenibile. E mentre canti, vivi. Ricordi. Rivivi. I momenti in cui "vivere non e' facile" e ti trovi a "sorridere dei guai e pensare che domani sara' sempre meglio" perche' "a volte basta un complice e tutto e' gia' piu' semplice." E quante volte, con i nostri complici, "generazione che non han pu' santi ne' eroi" a sperare in un "vedrai che vita vedrai" mentre cerchi "un senso a questa vita, a questa storia, a tante cose." Succede, a volte, di camminare su "queste dannate nuvole", ma torna lui a ricordarci che c'e' sempre stato "chi voleva un mondo meglio di cosi, al potere la fantasia, e' la vita e devi prenderla cosi'."

Stupendo e' il finale che ci regala, intonando un inaspettato "Senza parole" da togliere il fiato; e se lo dice lui che "non si comanda al cuore", non ci resta che crederci. E vorresti avrlo li' quello che "a meno che non stia davvero pensando solo a te ogni respiro" per dirgli che "quello che tu cerchi e' gia' qui, e' davanti a te, guardami negli occhi e fidati di me."

E allora dici: "Vado via... vado via... ma stai a vedere... che mi tocca di restare qui... per AMORE!"

Grazie Vasco!