Supermoon

Supermoon

8 gennaio 2014

S di...

"Chi ha detto che i soldi non fanno la felicita' 
non sa dove andare a fare shopping!"
Gossip Girl

Primo giorno libero dopo il delirio natalizio. Niente di meglio di una giornata di Shopping nel vicino capoluogo! Ci voleva! Mi ha ridato la carica, e' stata una ventata d'aria fresca e sono felice del bottino. Quando si va in missione infatti il rischio di restare deluse e' ben presente: hai talmente voglia di qualcosa di nuovo che se non trovi nulla che ti soddisfa, torni a casa depressa! 
Autobus dopo autobus son arrivata ad Aosta che e' anche bella, circondata da montagne innevate e fatta anche di case vecchie e vicoletti che mi riportano alle passeggiate nei nostri 'paesotti', quei posti dove respiri calma e sembra che il tempo si sia fermato.
La prima tappa, d'obbligo, un bar dove mangiare un buon panino e concedersi una cioccolata calda (possibilmente la prima e l'ultima del nuovo anno!) Poi via, un giretto esplorativo e la caccia ha inizio! 
Il negozio che non mi tradisce mai anche questa volta mi ha soddisfatta e ne sono uscita con due maglie: una che mi fa pensare che il verde acqua proprio mi piace (conto almeno quattro capi dello stesso colore) e una che per metterla ci vuole il libretto delle istruzioni; una di quelle maglie ben lontane dallo stile bon ton che vorrebbe la mia mamma, ma poiche' nasconde con stile le imperfezioni della linea, non potevo lasciarla dov'era. E poi, e' di un bellissimo viola/blu!
Esattamente di fronte, una profumeria. Ad attrarmi i colori accattivanti della merce esposta, un vero e proprio arcobaleno. E le porte spalancate. Perche' che se ne dica, chi fa marketing ne sa e da qualche anno la tendenza si e' diffusa, non importa se fuori sono -15 e le spese del riscaldamento alle stelle. L'importante e' abbattere ogni barriera che porti all'inevitabile strisciare della carta di credito e all'uscita dal negozio Sorridenti. E cosi' eccomi con un set di creme che cercavo da tempo e che anche questa volta mi regaleranno una pelle 'dramatically beautiful' in soli dieci giorni. E una crema corpo ai fiori di cotone che credo essere stata proprio un buon acquisto. Ma il negozio meritava solo per le commesse, tutte truccate allo stesso modo: ombretto blu e labbra rosse, incarnato perfetto (cosa dicevamo del marketing?!?)
Poi immancabile un giro in libreria. Le librerie mi sono sempre piaciute, ci entro e mi ci perdo, vivo per un po' in un altro mondo che fa volare via la mente. A dirla tutta, non mi piacciono piu' come una volta perche' anche i libri sono diventati accattivanti: non sei piu' tu a sceglierli dal titolo e dalla copertina, sono loro che con la loro fascetta gialla ti saltano addosso facendo a gara: 'Un milione di copie vendute', 'Ventesima ristampa', 'Un vero e proprio caso editoriale', 'Un libro che diventera' presto un film' e via dicendo. Gia' i titoli e il retro sono studiati a regola d'arte, che a me vien sempre voglia di comprarne non meno di dieci! Comunque, fascette gialle a parte, la scelta cade su "Tutta colpa di Freud", un libro che narra le vicende di tre donne ben lontane dalla cosidetta normalita', che si siedono sul lettino per farsi psicoanalizzare dal loro... papa'! Ha vinto su "Io che amo solo te", altro libro dedicato all'amore, che ho tenuto in mano per un bel po' e che mi e' stato consigliato anche dalla commessa. Poi alla cassa mi sono imbattuta in "Basta piangere", presentato una sera a "Che tempo che fa": un libro sul nostro tempo, in un confronto con gli anni '60 quando la tv era in bianco e nero e la vita a colori, non come oggi che sembra l'esatto contrario. Ma piangere non serve a nulla.
Secondo voi, il giro di shopping poteva conclusersi senza l'ingresso in un negozio di scarpe? Ma non quelle chiccose, costose, classiche! No! *Art, Metropolitan Soul. Qualcosa mi dice che il marchio potrebbe essere spagnolo, e se e' come Desigual, non e' un buon segno per il portafoglio! E cosi' eccomi con delle belle scarpine che fanno primavera e che abbiamo deciso mettero' il giorno che me ne andro' da qua!
"Shoes make me happy. I'm superficial. Whatever." 
Le ore passano e prima di tornare su per i monti, mi concedo il secondo peccato di gola della giornata: un gelato. Non uno qualsiasi, quello di Grom, che secondo me e' proprio gustoso. Sa del gusto che scegli, un gusto intenso e vero, che non ha nulla di artificiale. La storia di questa catena di gelaterie me l'ha raccontata la mia mamma quest'estate mentre passeggiavamo sulle rive del lago. Forse anche per questo sa di buono. Gia' avevo amato le granite, niente a che vedere con tutte quelle bevute fin'ora: quelle di Grom sono cremose e si mangiano col cucchiaino e hanno gusti particolari, tipo mora e mandorla. Cercavano una commessa,  non ho preso il contatto, giuro!!!