Supermoon

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26 agosto 2013

Preparativi: io vi adoro!


"Ed eccomi di nuovo con il solito problema: un armadio di vestiti... e niente da mettermi!" 
Carrie, Sex&TheCity



Matrimonio in vista! E' arrivato l'invito! Squillino le trombe!

Prima cosa: il vestito! Ripasso mentalmente il guardaroba dei vestiti 'seri' (nel mio caso estremamente limitato!) Non sono una V.I.P. quindi sono esente dall'obbligo di sfoggiare un abito nuovo ad ogni occasione di calcare il red carpet. Nulla fa al caso dell'evento ormai imminente, quindi colgo al volo la ghiotta occasione: lo shopping! La macchina sa gia' dove dirigersi, un negozio che e' una garanzia e una marca che lo e' diventata nel tempo, non deludendomi mai per prezzi-modelli-vestibilita' (perche' di nordico ho solo il biondo e l'occhio chiaro, tutto il resto e' burrosamente mediterraneo!)

Seconda cosa: la shopping assistant... nessuno puo' eguagliare l'occhio critico di una mamma! Le commesse si sa, fanno sempre la loro parte, la sincerita' non e' un requisito essenziale e in queste occasioni ci vuole qualcuno di realisticamente sincero! E poi conoscono quel galateo a noi sconosciuto: non perdonano una giacca che non si chiude anche se 'si porta cosi'", quei due centimetri che proprio mancano a quel tubino, il bianco che puo' indossare solo la sposa. A volte bisogna capire il loro gusto tendente decisamente al classico, ma in questo di solito siamo spalleggiate dalle commesse un po' piu' alla moda.

Scelto il vesito, si passa alla fase numero 3: gli accessori. Questa per me e' la parte piu' bella! La parte fatta di un continuo via vai per la casa, da una camera a un'altra passando per il corridoio e lo specchio. Consigli, pareri, perle di saggezza si mescolano a formare un clima di complicita' tra donne: io, la mamma e la zia fidata. Assieme apriamo scatole ala ricerca della borsa giusta per modello-grandezza-tonalita': si prendono in mano oggetti preziosi e conservati con cura, la qualita' prima di tutto e uno stile innegabile che si ritrova sulle passerelle. Un giradischi immaginario fa uscire ricordi come musica: "Questa pochette l'ho comprata per quel matrimonio", "Questa borsa l'ho messa pochissimo", "Questa ha un colore che quest'anno non va di moda", "Questa starebbe bene sul quel vestito!". Scatole magiche che mi fanno capire il significato della frase "Ti vesti di stracci!"
Poi e' la volta delle scatole delle scarpenel mio caso ben poche quelle dedicate agli eventi speciali, visto che lo stile etnico e le flip flops sono banditi. Purtroppo in questo caso non c'e' molto da fare avendo tutte numeri diversi, quindi l'unica alternativa al nulla, e' il negozio. 
L'ultimo tocco prima dell'acconciatura sono i gioielli: anche qui e' un aprire di cassetti e scatoline, anche se quasi sempre la scelta ricade sulle perle che sono eleganti e danno luce. 

Di questi incontri mi rimane la complicita' che si crea tra di noi, la condivisione dei preparativi, i momenti di frivolezza. Vivo delle vere e proprie lezioni di stile e cerco di ricordare quel galateo che da qualche parte ancora sopravvive nell'era dell'appariscenza dove tutto risponde alla regola "Scopriti piu' che puoi e cerca di apparire, apparire, apparire." Mi rivedo nelle scene di "Sex and the city" e nei romanzi di Isabel Allende, in quelle istantanee che ci ritraggono in perfetta sintonia, in quell'atmosfera carica di attese ed emozioni che precede eventi per noi importanti. Quei ritrovi che appaiono totalmente incomprensibili all'altra meta' del cielo, ma di cui noi facciamo tesoro, incuranti. 


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