Supermoon

Supermoon

25 luglio 2016

3 anni, un mese e 11 giorni dopo

"Se avete costruito castelli in aria, il vostro lavoro non sara' sprecato:
e' quello il posto dove devono stare.
E adesso metteteci sotto delle fondamenta."
H. D. THOREAU

E cosi' fu. Avevo un sogno. E quando decisi che era arrivato il momento opportuno, cominciai a costruirne le fondamenta: l'inglese l'avevo imparato, qualche risparmio l'avevo messo da parte. A questo aggiunsi informazioni, contatti, letture, una valigia, uno zaino, un biglietto aereo. E una buona dose di coraggio. Il 26 febbraio 2012, ore 10:25, con gli occhi lucidi e un turbinio di pensieri, ero sul volo che mi avrebbe portata dall'altra parte del mondo. 
Il mio sogno si chiamava Australia. O meglio, riuscire a vivere, lavorare, viaggiare in Australia per un annetto. E quel paese si presta particolarmente bene a realizzare questo tipo di sogni!
Tornai a casa piu' di un anno dopo, con la sensazione (poi confermata), che era stato un viaggio di sola andata. Che quell'esperienza me la sarei portata dentro a lungo, forse per sempre. Che la' ci avevo lasciato il cuore. 

Ma ero decisa a restare, a rimettere radici dopo 13 anni e piu' di esperienze lontano da casa. Il primo tentativo falli' al suono di "stanno cercando una segretaria d'albergo..." in una citta' che non era la mia. Tanto era solo per una stagione. Tanto vivevo ancora nel limbo. Tanto non sapevo da che parte cominciare a cercare lavoro qui, con la situazione catastrofica che mi avevano preannunciato. 
Con l'estate pero' tornai e non permisi piu' a nulla di distogliermi dal mio obiettivo: tornare a essere parte di questa casa, di questa famiglia abituata a vedermi con la valigia sempre pronta. Ritrovare le amicizie, riscoprire la gioia dell'esserci di nuovo in quelle fotografie di pranzi e cene attorno a un tavolo, gite fuoriporta e vacanze. Ci ho messo tanto, perche' purtroppo tutto il bello dell'essere qui e' stato a lungo offuscato dalla mancanza di un lavoro, ma soprattutto di prospettive. Dal dubbio che forse avrei fatto meglio ad andare via di nuovo. Dai tanti pensieri a cui non serve dare voce perche' quelli della mia generazione li conoscono a fondo.
Adesso quei pensieri si sono un po' calmati. Adesso voglio credere che un futuro qui sia possibile e smettere di pensare che altrove potrebbe essere migliore. Voglio che la mia vita qui sia migliore. 

Adesso sono pronta. Pronta a chiudere il cerchio. A porre fine alla nostalgia. A realizzare quel che sogno da quando sono tornata. E cosi' ci ho messo le fondamenta: la richiesta delle ferie, qualche soldino messo da parte, il passaporto rispolverato, gli amici lontani avvisati, un biglietto aereo.
3 anni, un mese e 11 giorno dopo il mio ritorno saro' di nuovo su un volo che mi portera' dall'altra parte del mondo. Il mio sogno si chiama Australia. O meglio, questa volta, una vacanza in Australia a ritrovare le persone, i luoghi e le sensazioni che me l'hanno impressa nel cuore!

Mi vengono i brividi quando ci penso (e accade spesso visto che ormai manca pochissimo!). Ma chi ci e' passato mi dice che e' normale... So solo che non vedo l'ora!







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Pensieri in liberta'